Biofeedback, Neurofeedback e Neurofeedback Dinamico
ll Neurofeedback Dinamico (Dynamical Neurofeedback® Neuroptimal®) è frutto degli enormi progressi nel campo delle neuroscienze, dell’informatica, della matematica applicata e della neurofisiologia compiuti nel secolo scorso e che sono in continua evoluzione. Potenti microprocessori multi – core di nuova generazione permettono al sistema di fare una sorta di elettroencefalogramma 256 volte al secondo. Le matematiche applicate, gli studi dei sistemi dinamici non – lineari (ovvero i calcolatori analogici non – lineari) di Dennis Gabor, premio Nobel per la fisica nel 1971, hanno permesso la messa a punto del Neurofeedback Dinamico.
Questa nuova modalità applicativa è stata resa possibile grazie alle geniali intuizioni del Dott. Val Brown e di sua moglie Sue Brown. Entrambi psicologi clinici utilizzavano nel loro lavoro sistemi di neurofeedback esistenti e notando certi errori che volevano evitare hanno sviluppato dei propri protocolli. Di fronte al rischio di possibili errori diagnostici oppure all’utilizzo di protocolli errati, Val Brown e Sue Brown pensarono ad un modo completamente diverso di prendere in considerazione le caratteristiche dell’attività elettrica del cervello. Essi proposero le loro idee a delle aziende produttrici di neurofeedback che non furono però interessati. Decisero quindi, nel 1996 , di creare una loro propria società, la Zengar Institute Inc.- Canada, per sviluppare un loro proprio sistema. La prima versione apparve nel 1999.
La differenza fondamentale rispetto ai metodi di neurofeedback precedenti, che possiamo definire classici, è stata quella di abbandonare la misura dello stato medio dell’attività cerebrale per interessarsi unicamente alla variabilità di questo stato.
Con “Neurofeedback classico” (o EEG Biofeedback) si intende una tecnica non invasiva, derivata dal Biofeedback, che si propone di intervenire a livello neurocognitivo.
Il Biofeedback (BFB) è un trattamento non farmacologico che consente di imparare a controllare funzioni corporee normalmente involontarie, come tensione muscolare, pressione sanguigna, ritmi elettroencefalografici o frequenza cardiaca. La tecnica si basa sull’idea che le persone possano migliorare la propria salute e le prestazioni mentali e fisiche imparando ad autoregolare le funzioni corporee, attraverso delle apparecchiature specifiche che permettono al medico di misurare i parametri fisiologici.
Il Neurofeedback è un procedimento finalizzato ad applicare i principi del Biofeedback(BFB) all’automodulazione di alcune funzioni del SNC (Sistema Nervoso Centrale). Tale autocontrollo verrebbe facilitato tramite le informazioni derivanti dall’elettroencefalogramma (EEG) elaborato da un computer. Il computer visualizza con un ritardo di pochi millisecondi l’elettroencefalogramma del soggetto, fornendogli così un “feedback” in tempo reale dei suoi processi elettroneurofisiologici, ed aiutandolo così nel provare a modularli. Quando la modificazione avviene nella “direzione” voluta, il soggetto viene “rinforzato positivamente” (ad esempio, con un suono). In questo modo, grazie ad un esercizio continuativo, secondo i sostenitori del metodo dovrebbe essere possibile praticare regolarmente questa forma di automodulazione.
Il metodo Neuroptimal®, a differenza, può essere definito dinamico in quanto “dinamico” significa che segue passo per passo le variazione dell’attività elettrica del cervello che cambia in continuazione (Fournier et Bohn, 2011). Neuroptimal® funziona con l’analisi della frequenza temporale congiunta in tempo reale o (JFTA) in uno speciale modalità “non-lineare” che cattura in modo accurato e preciso la “struttura dell’evento” relativo all’attività elettrica del nostro cervello. Il sistema Neuroptimal® misura matematicamente la durata, l’intensità, l’ampiezza e qualsiasi cambiamento che si verifichi; questo permette una straordinaria precisione di filtraggio, targeting e attivazione del feedback, ma soprattutto lo distingue dagli altri sistemi di Neurofeedback che misurano il segnale elettrico solo in termini di ampiezza.
Inoltre il Neurofeedback Dinamico si adatta al funzionamento specifico di ogni singolo cervello non imponendogli di conformarsi ad una norma generale uguale per tutti. Le versioni attualmente in commercio sono completamente automatiche. Non è richiesto di eseguire nessun tipo di elettroencefalogramma e non viene fatta nessun tipo di diagnosi. Un unico protocollo viene usato ed è uguale per tutti, qualsiasi sia il problema che il cliente vuole risolvere. Fare delle sessioni con questo metodo significa per prima cosa “non fare niente”. È sufficiente lasciare, in totale fiducia, che il programma analizzi l’attività elettrica del vostro cervello e dargli la possibilità di autoregolarsi, autoripararsi senza alcuna azione volontaria e senza un controllo coscente da parte vostra. (Fournier et Bohn, 2011) .
In Italia il Neurofeedback Dinamico è stato introdotto nel 2013 dal Dott. Francesco Lanza, counselor laureato in Teologia, Filosofia ed Economia e Commercio. Nel 2016, dopo aver conosciuto Val Brown e Sue Brown il dott Lanza ha avuto l’opportunità di entrare nell’équipe dei rappresentanti e degli istruttori Zengar per diffondere Neuroptimal® in Italia e nel Canton Ticino tramite SDN (School of Dynamical Neurofeedback®) di cui è socio e fondatore. Ad oggi la rete di professionisti formata dal Dott. Francesco Lanza può contare su quasi 200 neurotrainer, principalmente psicologi e counsellor, ma anche medici e operatori sanitari, in continua formazione per essere sempre aggiornati sull’evoluzione sistema Neuroptimal®. Personalmente ho avuto il piacere di aver prima sperimentato su di me le notevoli potenzialità del sistema e aver risolto numerosi problemi per poi essere stato tra i primi tre neurotrainer in Italia ad essere formato dalla scuola del Dott. Francesco Lanza.