Linfodrenaggio Vodder

Tutti noi, o almeno la maggior parte, abbiamo piena consapevolezza di avere nel proprio corpo un sistema circolatorio sanguigno costituito dal cuore, dai vasi sanguigni, distinti in arterie, capillari, vene  e dal sangue.   

Un apparato poco conosciuto, ma non per questo meno importante è il sistema linfatico che è strettamente connesso sia con l’apparato cardiovascolare sia con il sistema immunitario.

Il sistema linfatico permette alla linfa di fluire all’interno dei tessuti del nostro organismo: in questo modo va a drenare ogni parte del nostro corpo in modo da prevenire eventuali rigonfiamenti. Infatti il sistema linfatico si va ad opporre agli eccessivi accumuli di fluidi nei nostri tessuti e questo spiega il parallelismo con il sistema cardiocircolatorio.

Per quanto riguarda la correlazione con il sistema immunitario, invece, il sistema linfatico va anche ad occuparsi della difesa del nostro organismo e sono in questo caso chiamati in causa i “linfonodi” che vanno a produrre i “linfociti” che sono particolari globuli bianchi addetti proprio alla protezione del nostro organismo.

Le principali funzioni del sistema linfatico sono tre:

  1. riassorbire il liquido interstiziale che i capillari versano nei tessuti;
  2. tenere sotto controllo la quantità di liquidi nelle varie parti del nostro organismo;
  3. difendere il nostro organismo dai vari attacchi di agenti patogeni.

Il sistema linfatico è costituito da alcuni organi e dai capillari linfatici che sono come dei piccoli tubicini che non hanno un termine (si dice che sono a “fondo cieco”) e che vanno a trasportare la linfa all’interno del nostro organismo e si riuniscono tutti quanti in quello che viene chiamato “dotto toracico” che va a riportare poi la linfa all’interno delle arterie.

All’interno del sistema linfatico non abbiamo una pompa come nel caso del sistema circolatorio dove abbiamo il cuore che va a pompare il sangue nell’apparato cardiovascolare, ma la linfa scorre in una sola direzione: dai capillari verso il cuore e per muoversi sfrutta il movimento e l’attività dei muscoli che circondano i vasi linfatici. Per evitare che la linfa vada nel verso contrario a causa della forza di gravità che dovrebbe far riscendere i liquidi del nostro corpo, abbiamo le valvole a nido di rondine che impediscono questo movimento.

Gli organi principali del sistema linfatico sono: il timo, la milza, le tonsille e i linfonodi.

La linfa deriva direttamente dal sangue ed ha una composizione ad esso molto simile, nonostante sia più ricca di globuli bianchi e poverissima di quelli rossi. Circolando negli spazi interstiziali (compresi, cioè, tra una cellula e l’altra) ha lo scopo di riassorbire il plasma (parte liquida del sangue) presente in queste zone. Le sottilissime pareti dei capillari sanguigni sono infatti permeabili all’acqua e a varie sostanze; proprio grazie a questa permeabilità, può avvenire il passaggio di ossigeno e sostanze nutritive dal sangue ai tessuti che, dal canto loro, riversano nel torrente ematico anidride carbonica e prodotti di rifiuto. La linfa rappresenta un efficace sistema attraverso cui l’organismo raccoglie liquidi e materiale di scarto dalla periferia per poi veicolarlo agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, linfonodi). Sotto questo punto di vista, la funzione del sistema linfatico è quindi molto simile a quella del circolo venoso.

Quando il prezioso sistema di drenaggio linfatico va in tilt si possono accumulare notevoli quantità di liquidi negli spazi interstiziali a causa del gradiente osmotico sfavorevole (passaggio di acqua dalla soluzione a concentrazione minore a quella a concentrazione maggiore, cioè dal sangue agli spazi interstiziali). Questa condizione è definita edema e, come ricordato, è la tipica conseguenza dell’immobilizzazione prolungata. Oltre che da un inadeguato drenaggio linfatico, l’edema può essere causato dall’aumento della filtrazione capillare rispetto al riassorbimento; questa condizione è tipica di alcune malattie come l’insufficienza cardiaca e la malnutrizione calorico proteica.

L’obiettivo del massaggio linfodrenante è quindi quello di, agevolare la fisiologica circolazione linfatica, in modo da migliorare il drenaggio dei liquidi in eccesso, che in genere, ristagnano a livello tessutale. La tecnica trova il suo naturale impiego in campo di benessere, sportivo, estetico e medico.

Gli effetti del massaggio linfodrenante sul sistema vascolare linfatico sono:

  • Aumento della formazione della linfa;
  • Incremento della portata linfatica;
  • Stimolazione dell’attività dei linfonodi;
  • Riduzione della stasi linfatica.

AVVERTENZA IMPORTANTE: In ogni caso o laddove vi siano dubbi, la seduta di massaggio andrà sempre effettuata consultando prima il parere del medico.