Il Processo di Cambiamento nel Neurofeedback Dinamico

Il processo di cambiamento non è prevedibile, bensì ogni persona reagisce in maniera diversa al training con il Neurofeedback Dinamico.

Cosa può accadere di sessione in sessione

Appariranno dei cambiamenti positivi di diversa natura (scomparsa dell’angoscia, rilassamento più facile da raggiungere, maggior resistenza allo stress, miglior qualità del sonno, miglior concentrazione, ecc.);

A volte, potrebbero presentarsi dei cambiamenti differenti da quelli attesi. In effetti, se una persona si avvicina al Neurofeedback Dinamico per dei problemi di emicrania per esempio, potrebbe succedere che non è l’emicrania  a scomparire per prima, ma potrebbe essere la qualità del sonno che migliora in primo luogo; ricordiamoci che il cervello si dedica in primo luogo ai suoi problemi primari;

I cambiamenti possono svilupparsi in una maniera fluida e progressiva, tappa dopo tappa, o potrebbero incontrare periodi di blocco, così come periodi di alti e bassi. Col susseguirsi delle sessioni, e nella maggior parte dei casi, le persone si sentono più serene, meno angosciate, meno stressate, meno sopraffatte dalle emozioni…mettono un po’ più di distanza tra loro e le esperienze che vivono;

A volte capita che certe persone sperimentino degli effetti “poco confortevoli” (un po’ di tristezza o della collera possono presentarsi) ma questi effetti non durano a lungo. In effetti la nostra esperienza ci ha permesso di constatare che in questi casi basta solamente proseguire con le sessioni, fino alla scomparsa di questi “sintomi”, dato che il cervello si “ripulisce” dei suoi vecchi condizionamenti e delle sue vecchie disfunzioni;

Può anche succedere che, dopo un certo periodo di tempo dove i progressi saranno evidenti tra una sessione e l’altra, il cervello non riesca più a migliorarsi. Questo stato di “pausa” corrisponde al tempo cerebrale necessario per creare delle nuove risorse neuronali, ed indica che la persona ha delle difficoltà a raggiungere dei cambiamenti più profondi e concreti… Una volta create queste nuove risorse i progressi procederanno come in precedenza;

Lasciamo al cervello il tempo di riorganizzare sé stesso, con il suo ritmo e le sue priorità; il ruolo del terapeuta è di accompagnare e sostenere il cliente nel suo processo di trasformazione. Ci sarà da parte sua un ascolto sincero, empatia e un grande rispetto. Egli seguirà l’evoluzione delle problematiche dei suoi clienti sottoponendoli ogni tanto a questionari specifici per aiutarlo a monitorizzare i progressi ottenuti.

Il metodo Neuroptimal®  non è un approccio medico, bensì un potente allenamento cerebrale. Tuttavia una media dell’80% dei nostri clienti ritrova un benessere che aveva perso da molto tempo. Il Neurofeedaback Dinamico e’ stato recentemente validato una uno studio dell’università  Victoria in Canada. Sempre piu’ ospedali e studi medici cominciano ad utilizzare questo metodo.