Il Cervello Elettrico

In questi ultimi decenni le neuroscienze stanno strutturando un nuovo paradigma relativo al funzionamento del cervello che potrebbe cambiare il modo in cui lo vediamo come un tutt’uno. Siamo fatti di elettricità: il nostro cervello funziona grazie a connessioni di natura elettrica, ed è grazie a loro che sentiamo il mondo, ci muoviamo, comunichiamo, e, in definitiva e semplicemente, “siamo” (Rossi S., 2020). Questo paradigma si discosta dal focus stretto, ma utile, della biochimica del cervello per concentrarsi sull’organizzazione della sua attività bioelettrica, che è esattamente il target del Neurofeedback sia classico che dinamico. Seguire il principio del governo di base del cervello e dei suoi ritmi potrebbe essere utile per aiutarlo ad autoregolarsi.
I neuroni del nostro cervello generano costantemente attività elettrica, registrabile attraverso degli elettrodi posizionati sullo scalpo. La tipologia di onde cerebrali che vengono misurate in un dato momento dipende dallo stato in cui il cervello si trova. Questo può variare da intorpidimento e sonnolenza fino a stati di estrema attivazione e concentrazione. Quando siamo coinvolti in attività diverse, l’attività elettrica si modifica. Ci si riferisce principalmente a 5 ritmi (o onde) cerebrali: Delta, Theta, Alpha, Beta e Gamma. Questi ritmi differiscono per diversi aspetti: l’ampiezza o tensione (misurata in microVolt) e la frequenza, definita come il numero di cicli per secondo e misurata in Hertz (Hz). A seconda della loro frequenza si parla di “onde lente” e “onde veloci”:
- onde Delta (δ): sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3,9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo. Scoperte da William Grey Valter;
- onde Theta (θ): vanno dai 4 ai 7,5 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM. Scoperte da W.G.Valter;
- onde Alfa (α): sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13,9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l’addormentamento. Scoperte da Berger;
- onde Beta (β): vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto in stato di veglia, nel corso di una intensa attività mentale (ad es. durante calcoli matematici) e soprattutto da aree cerebrali frontali. Scoperte da Berger;
- onde Gamma (γ): vanno dai 30 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione. Scoperte da Herbert Jasper e Andrews nel 1938.
Il sistema nervoso opera meglio quando riesce ad essere flessibile e a cambiare funzionamento anche durante un’unica attività, passando da momenti di concentrazione a momenti di riflessività o creatività.
Guarda questo bellissimo video che spiega molte cose sul neurofeedback dinamico.
Per i sottotitoli in italiano:
– clicca sulla rotellina impostazioni
– nella sezione sottotitoli seleziona “traduzione automatica”
– scorri nell’elenco e clicca su “italiano”