Trattamento per la Cervicale

Il rachide cervicale è una “lordosi”, quindi ha una curva a concavità leggera posteriore ed è composta da sette vertebre. Sia da un punto di vista anatomico, che da un punto di vista funzionale possiamo dividerla in una parte alta composta dalle prime due vertebre e da una parte medio bassa che va dalle vertebre c3 a c7.

Partiamo analizzando quello che è il rachide cervicale superiore che ha delle peculiarità dal punto di vista morfologico. Il rachide cervicale superiore è composto da due vertebre: la prima e la seconda, chiamate “atlante” ed epistrofeo; l’atlante ha una forma davvero unica in quanto è del tutto priva di corpo vertebrale e di un disco intervertebrale, mentre è caratterizzata da due grossi archi, uno anteriore e uno posteriore. È caratterizzata anche da cinque superfici articolari.

L’epistrofeo ha una forma particolare ma differente dall’atlante; possiede infatti un corpo cartterizzato da un dente che va ad incastrarsi perfettamente con l’atlante nella parte superiore.  È inoltre caratterizzato da cinque superfici articolari: due superiori e rivolte verso l’alto, una sul dente anteriore e due inferiori rivolte verso il basso per collegarsi con la terza vertebra cervicale.

Passiamo ora ad analizzare il rachide cervicale inferiore composto dalle vertebre da c3 fino a c7. Queste vertebre hanno una morfologia comune tra loro. Diciamo che una vertebra cervicale tipo del rachide inferiore è caratterizzata da un corpo vertebrale, da un disco intervertebrale, da un processo spinoso bifido, da due processi trasversi, da un forame vertebrale ampio e da quattro faccette articolari.

Tutta questa struttura anatomica è caratterizzata da un importante apparato legamentoso che coinvole sia il rachide cervicale superiore sia quello inferiore.

Quali sono i principali disturbi che interessano il tratto cervicale? Ci sono una serie di cause, una serie di elementi che aumentano la tensione di muscoli del collo e che diventano troppo rigidi. La conseguenza di tutto ciò è che si inizia ad avere dei sintomi.

Il termine cervicalgia indica un generico dolore al collo che si protrae per un periodo di tempo che può variare da alcune settimane fino ad anni. Si tratta di un disturbo estremamente diffuso, ma non per questo deve essere sottovalutato. È sempre meglio, in caso di dolore, parlarne al medico di base che può valutare la possibilità di richiedere alcune indagini come i raggi oppure la risonanza magnetica per avere un quadro più completo della situazione.

I sintomi tipici della cervicalgia sono:

  • dolore al collo e spalle, accompagnato anche da mal di testa;
  • intorpedimento a braccia e mani;
  • vertigini e nausea.

Le cause del dolore possono essere:

  • difetti nella postura;
  • stress;
  • scarsa forma fisica.

I benefici del massaggio cervicale sono innumerevoli; si può cominciare dal rilassamente che già di per sé, consente al nostro organismo di rigenerarsi, riequilibrando il sistema nervoso e ormonale. Tra gli altri benefici del massaggio ci sono:

  • attenuazione di tensioni presenti sotto forma di contratture e spasmi muscolari;
  • miglioramento della circolazione, dal momento che i movimenti compiuti durante il massaggio consentono di spingere il sangue in direzione del cuore. Praticamente si favorisce lo scambio a livello cellulare, del sangue contenente le tossine, con sangue nuovo ricco di elementi nutritivi.
  • eliminazione delle cellule morte e assorbimento di elementi che nutrono la pelle, rendendola velluta e aiutandola a respirare.

Le controindicazioni al massaggio della cervicale sono:

  • patologie cardiocircolatorie;
  • contusioni, traumi o strappi muscolari;
  • fratture;
  • stati febbrili e infiammatori;
  • neoplasie;
  • malattie infettive;
  • insufficienza renale;
  • alterazioni della pressione arteriosa.

Nota bene: suggeriamo di chiedere il parere di un medico prima di sottoporsi ad un massaggio alla cervicale.