L’insonnia è un problema molto frequente che arriva a coinvolgere almeno il 40% della popolazione almeno una volta nella vita e nel 10% dei casi raggiunge i criteri di insonnia cronica che genera dei risvolti negativi durante le attività quotidiane diurne.
Esistono diversi tipi di insonnia che, dal punto di vista temporale, possono essere definiti come difficoltà nell’addormentamento o come un eccessivo risveglio precoce più volte durante la notte o nelle prime ore della mattinata.
Sono molte le cause che possono provocare questo disturbo:
- cause mediche (malattie cardiologiche, respiratorie, ortopediche, oncologiche, neurologiche, psichiatriche);
- cattive abitudini nello stile di vita (alimentazione errata, eccessiva attività fisica, smodato uso di device come tablet o smartphone).
Quando è necessario rivolgersi al medico? Quando il disturbo del sonno impatta negativamente durante le attività quotidiane, causando eccessiva sonnolenza, difficoltà di concentrazione o di memoria fino a provocare disturbi dell’umore come la depressione o l’ansia.
Come superare l’insonnia? È necessario un intervento multidisciplinare che coinvolga neurologi, psicoterapeuti, psichiatri, medici di medicina funzionale, otorinolaringoiatri e nutrizionisti. Questo per permettere di inquadrare meglio il disturbo, escludere altre patologie concomitanti e prevedere una presa in carico il più possibile integrata, spicializzata e che possa comprendere sia trattamenti farmacologici che non farmacologici.
Secondo le più recenti linee guida internazionali la terapia cognitivo-comportamentale rappresenta il trattamento d’elezione nei casi di insonnia. Non è prettamente una psicoterapia, piuttosto un trattamento mirato al disturbo del sonno. Si basa sui modello psicofisiologici del sonno e agisce su tutte quelle caratteristiche comportamentali, cognitive e fisiologiche che mantengono il disturbo del sonno nel tempo.
Uno studio sull’efficacia del Dynamical Neurofeedback® Neuroptimal® sull’insonnia cronica è stato eseguito presso il Norwalk Hospital nel Connecticut (USA) nel 2007 dai dottori Okunola O., O’Malley E. E O’Malley M.
Partendo dal fatto che fino a quel momento il trattamento d’elezione per aiutare le persone sofferenti di insonnia cronica fosse la “Terapia Cognitivo Comportamentale”, essi hanno voluto analizzare se il training con Neuroptimal® potesse portare ulteriori benefici. La conclusione fu che le sessioni di Neurofeedback Dinamico in combinazione alla terapia cognitivo comportamentale miglioravano notevolmente tutti i parametri relativi alla qualità del sonno dei pazienti coinvolti in tale studio.
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Inoltre nel 2008 è stato fatto un sondaggio presso gli utilizzatori di Neuroptimal® in tutto il mondo coinvolgendo centinaia di trainer e accumulando più di un milione di ore di training. Per quanto riguarda i disturbi del sonno i neurotrainer hanno dichiarato che i clienti che hanno eseguito un ciclo completo di 20 sessioni hanno avuto un miglioramento significativo nell’ 83,3% dei casi.